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IN QUESTO ARTICOLO TI SVELO COME SCEGLIERE UNA RACCHETTA CHE TI AIUTI A PERFORMARE AL MASSIMO, SENZA RISCHIARE DI COMPROMETTERE IL BENESSERE DEL TUO BRACCIO E FARTI INIZIARE IL TUO CORSO DI TENNIS IN TOTALE SICUREZZA.

L’ autunno è la stagione adatta per l’inizio della nuova attività tennistica, ma non sai come scegliere la racchetta più adatta alle tue caratteristiche?

Ci sono diversi fattori di cui tenere conto per effettuare la scelta corretta e iniziare a giocare con una racchetta adeguata alle tue personalissime caratteristiche tecniche e fisiche: peso, profilo, schema corde, piatto corde, bilanciamento, manico, rigidità… sono questi i principali parametri di cui tenere conto per la scelta.

Ma ora voglio parlarti della rigidità di un telaio:

Il grado di rigidità di un telaio, misurato in RA, é  la capacità di flessione dello stesso all’impatto con la pallina.

Cosa succede all’impatto?

In un primo momento c’è una flessione del piatto corde determinata dalla corda stessa; in un secondo momento è la racchetta a flettere per poi deflettersi (in senso contrario) fino a tornare in posizione originaria.

Quindi meno il telaio si flette, meno energia disperde!

Una racchetta “troppo” flessibile sottrae più energia alla pallina.
In sostanza le racchette dal profilo più largo sono più “potenti”perche’ la pallina lascia piu’ velocemente il piatto corde, mentre molti appassionati pensano che un attrezzo flessibile possa restituire più spinta e potenza proprio per una sorta di effetto-fionda.

Per un giocatore di livello avanzato, rigidità eccessiva e relativa potenza elevata possono non servire, perché le abilità tecniche permettono di colpire con energia e controllo anche con attrezzi flessibili.

Superato un certo livello di rigidità, le racchette rigide sono generalmente meno confortevoli rispetto a quelle più flessibili. Infatti, un telaio molto rigido trasmette all’impatto una quantità maggiore di vibrazioni a polso, gomito e spalla rispetto ad una racchetta dal telaio medio-rigido

Tuttavia, i telai con elevata rigidità , diciamo superiore ai 65 RA (Babolat pure drive, head extreme mp 66RA)hanno poco comfort perché essendo più rigidi ,hanno un maggiore shock da impatto.

Ma ora voglio svelarti un segreto: Molti di voi si stanno chiedendo:
Ma una racchetta rigida non era “difficile o così definita da molti pseudo esperti da spogliatoio ”? È questo un “mantra” che ancora si sente in ambienti tennistici, ancora oggi ci viene proposta l’equazione: “rigida = difficile = poco manovrabile”.

Ma scopriamo meglio insieme come funziona:

Una racchetta considerata “rigida” dagli pseudo esperti (quindi Head Prestige ad esempio) produce maggiore flessione del piatto cord all’impatto con la pallina, quindi disperde più energia all’impatto.

In pratica possiede un indice di flessibilità più elevato.

Quindi è rigida o no?

No, non é rigida, è flessibile!

La maggiore o minore flessibilità in genere viene data dal profilo di un telaio.

Ad esempio la Head Prestige con profilo costante 22 fletterà di più di una Wilson Ultra 100, di Head Extreme mp (che hanno profili vicini ai 25/26 mm.) di Babolat Pure Drive, di una Yonex Ezone, Dunlop Fx 400 che ti restituiranno più energia all’impatto e maggiore velocità di “uscita di palla” dal piatto corde.

Quindi un maggior profilo genera più spinta a basse velocità ,ma attenzione alla “pericolosità” data proprio dalla rigidità del telaio che meno assorbe le vibrazioni generate dall’impatto corda/pallina.

La ragione principale per cui le racchette realmente rigide ,sopra i 65 RA, sono “potenti” è che in genere esse hanno anche altre caratteristiche che aiutano a “tirare forte”, come: UNO ….il piatto corde ampio (che aumenta la deflessione delle corde, e soprattutto allarga l’area in cui tale deflessione è buona), DUE….. il peso contenuto, difficilmente oltre i 310 grammi, (cosa che rende facile muovere la racchetta ad una discreta velocità, anche per chi non ha molta forza nelle braccia),TRE….. il bilanciamento verso la testa (cosa che insieme all’aumento della superficie del piatto corde, sposta l’area di massima potenza verso l’alto.

Tutti questi elementi insieme possono contribuire a rendere più “potente” la racchetta. Ma a velocità elevate questa facilità di gioco si paga in termini di una minore stabilità all’impatto, e dunque meno controllo e anche più shock che le articolazioni.

Ovviamente ci sono altri fattori “determinanti” in grado di assicurare un’esperienza performante e “salutare” con la tua racchetta….sto parlando di una adeguata incordatura che nei nostri store Smash Tennis specialist hai, utilizzando il METODO INCORDA PRO di cui ti parlerò in un altro video.

Come punti di riferimento del tennis pugliese, i nostri store sono nati con una mission precisa: Aiutare i tennisti a giocare in sicurezza e a divertirsi di più.
È questa la strada che percorriamo da più di 6 anni ed è questo che ci distingue dal vuoto che da sempre esiste nei grandi magazzini dello sport, dai pericolosi incordatori di circolo e dai siti on line che non sanno nemmeno chi sei quando fai degli acquisti.

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Silvio Di Giovannantonio Fondatore di Smash tennis&Padel e creatore del Metodo IncordaPro

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